L’intervento di implantologia funzionale è un intervento chirurgico poco invasivo.
Molti pazienti vogliono sapere se esistono per gli impianti dentali controindicazioni rispetto ai farmaci assunti abitualmente o se dovranno seguire una terapia farmacologica particolare. L’implantologia funzionale non richiede terapie e farmaci particolari prima dell’intervento. Il paziente deve continuare ad assumere i farmaci abituali (come per
esempio le pastiglie per il controllo della pressione in soggetti ipertesi).
L’unico ostacolo nell’assunzione di farmaci riguarda la terapia anticoagulante che va modificata opportunamente.
L’implantologia funzionale è un intervento mini-invasivo e, al momento, non si sono registrati casi di interazione con farmaci bifosfonati.
Per quanto riguarda i pazienti cardiopatici portatori di pacemaker, soprattutto apparecchi di vecchia generazione, è necessaria l’assistenza di un cardiologo durante l’operazione in modo che il pacemaker stesso non venga potenzialmente danneggiato dal processo di saldatura.
Il dottor Lorenzon risponde alle domande sugli interventi di implantologia funzionale a carico immediato
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