Fluoroprofilassi topica
La scoperta dell’efficacia terapeutica dei fluoruri nel cavo orale risale al 1938 ad opera del ricercatore americano Dean Trendley. Da quel momento iniziarono tutte le ricerche volte a realizzare sistemi di fluorizzazione topica e/o sistemica con lo scopo di prevenire e combattere la carie dentale.
Lo studio delle proprietà chimiche e terapeutiche dei sali di ioni fluoro disponibili, rese possibile lo sviluppo di tutta una serie di prodotti per l’igiene orale (dentifrici, collutori, gel, vernici, ecc.) capaci di contrastare efficacemente questa patologia.
In cosa consiste la fluoroprofilassi topica
La fluorizzazione topica prevede applicazioni locali di prodotti a base di fluoro.
In cosa consiste la fluoroprofilassi sistemica
La fluorizzazione sistemica consiste nell’assunzione per via orale di integratori fluorati.
Rimineralizzazione dello smalto
La rimineralizzazione dello smalto è un processo mediante il quale i cristalli di apatite parzialmente solubilizzati vengono “riparati” attraverso la precipitazione degli ioni calcio e fosfato salivari.
Le lesioni cariose si formano quando la velocità della demineralizzazione dovuta ai batteri della placca, supera la velocità della normale rimineralizzazione della superficie dello smalto.
Fluoroprofilassi topica: efficacia
Il meccanismo d’azione delle applicazioni topiche di fluoro a livello dell’interfaccia smalto-saliva si attua attraverso una veloce reazione chimica degli ioni calcio e fosfato precipitati sulla superficie dei denti dopo un trattamento con un prodotto fluorato.
I fluoruri hanno proprietà chimiche che permettono una notevole capacità di:
- ricoprire lo smalto in concentrazioni ottimali;
- rallentare la formazione della placca batterica;
- fornire una protezione dall’aggressione acida.
L’uso terapeutico di prodotti in forme di gel e vernici ha permesso negli ultimi anni di contrastare la carie dentale, una patologia dal forte impatto sociale. Le innumerevoli ricerche sul meccanismo di azione e sull’efficacia clinica del fluoro hanno evidenziato che la sua capacità cariostatica si estrinseca al meglio se si utilizzano applicazioni topiche e quotidiane di questo elemento.
Tra tutti i sali di fluoro utilizzabili nella formulazione di presidi per l’igiene orale, particolare efficacia è stata dimostrata dai fluoruri amminici in grado di prevenire e combattere l’insorgenza della carie anche sulle superfici dentali più difficili da raggiungere.
Questi risultati sono collegabili alla peculiarità del fluoruro amminico: essendo una molecola polare, con il suo lato idrofilo, tende a legarsi rapidamente alle superfici delle strutture buccali e persistere più a lungo di un normale fluoruro.
L’introduzione di questo tipo di fluoruro in dentifrici, collutori e gel, consente di avere un’efficace prevenzione della carie a lungo termine.
Gel fluorati
Sono prodotti ad uso professionale, ma in alcuni casi anche domiciliare, contenenti elevate concentrazioni di ioni fluoro (12500 ppm, ossia Parts Per Million “parti per milione”). Nel caso dell’utilizzo da parte del dentista o dell’igienista dentale, vengono applicati mediante un bite una volta ogni 6 mesi, solitamente dopo una seduta di igiene orale.
Il loro impiego è indicato particolarmente nei pazienti cariorecettivi, nei portatori di apparecchi ortodontici e nei pazienti con ipersensibilità dentinale.
L’uso domiciliare completa la terapia dell’odontoiatra. L’applicazione è consigliata una volta a settimana, spazzolando i denti con piccole quantità di gel (circa 1 ml) per 1 minuto.
Trattamento con gel fluorati nei bambini
Per quanto riguarda i bambini, il prodotto va somministrato sotto la supervisione di un adulto dopo il quarto anno di età.
Vernici
Le vernici formano una pellicola sulla superficie dei denti che crea uno strato persistente di fluoruro di calcio, consentendo un rilascio progressivo di fluoro per diversi mesi.
Il fluoro inibisce la demineralizzazione e promuove la remineralizzazione della superficie dentale.
Grazie agli alti contenuti di fluoro (22600 ppm) ed alla elevata capacità adesiva anche sulle superfici umide, si forma, sullo smalto, uno strato ricco di fluoro, estremamente efficace, che risulta visibile in microscopia elettronica sottoforma di strati di globuli di fluoruro di calcio.
L’impiego delle vernici ad alto contenuto di fluoro è indicato:
- nella prevenzione del rischio di carie sia nelle lesioni iniziali che nelle recidive dopo otturazione del dente, ma anche nelle zone dove l’accumulo di placca dentale determina un maggiore rischio;
- nei pazienti con apparecchi ortodontici, dove il rischio di carie, a causa della difficoltà di rimuovere accuratamente la placca, è più alto della media;
- nelle lesioni cariose iniziali (white spot), che se non trattate con alte concentrazioni di fluoro, possono progredire in carie conclamata;
- sulla dentina a livello dei colletti esposti, zona altamente suscettibile alla carie, che necessita di una protezione addizionale.
L’Associazione Dentale Americana ha raccomandato l’applicazione di vernici fluorate in pazienti con elevato rischio di carie, in un intervallo di 3-6 mesi.
Fluoro bambini
Uso del fluoro topico e sistemico nei bambini
Per definizione la fluoroprofilassi per via topica descrive tutti i mezzi di erogazione che forniscono fluoro in concentrazioni elevate alle superfici esposte dei denti per un effetto protettivo locale e, pertanto, tali mezzi non sono destinati all’ingestione.
Ad oggi, l’effetto preventivo post-eruttivo del fluoro, attraverso la via di somministrazione topica, è considerato più efficace rispetto a quello pre-eruttivo, ottenuto attraverso la via di somministrazione sistemica.
Dunque, l’uso del fluoro topico è considerato più efficace del fluoro sistemico.
Ne consegue che il dentifricio fluorato rappresenta un mezzo di somministrazione di primaria importanza nella prevenzione della carie.
Quanti ppm di fluoro nei dentifrici per bambini:
- dai 6 mesi ai 6 anni di età, 1000 ppm di fluoro, 2 volte al giorno, in dose pea-size (dimensioni di un pisello);
- dopo i 6anni almeno 1000 ppm, due volte al giorno.
Fluoro ai bambini sì o no?
È sempre consigliata un’accurata supervisione delle quantità di dentifricio fluorato somministrata al bambino nei primi anni di vita da parte del genitore (pea-size) per ridurre al minimo il rischio di fluorosi.
Nei casi di oggettiva difficoltà all’uso del dentifricio come unica metodica di fluoroprofilassi e nei soggetti ad alto rischio di carie, si raccomandano integratori fluorati (previa attenta valutazione della quantità di fluoro assunta quotidianamente da altre fonti), come metodica aggiuntiva all’uso del dentifricio:
- dai 6 mesi ai 3 anni: 0,25 mg/die di fluoro in gocce;
- da 3anni a 6 anni: 0,50 mg/die di fluoro in gocce o pastiglie.
Fluoro neonati
Fluoro sui denti dei neonati da quando e come
Il comitato scientifico dell’ADA (American Dental Association) ha aggiornato le linee guida sulla prevenzione della carie nella primissima infanzia e consiglia di utilizzare una pasta dentifricia al fluoro sul primo dentino da latte appena erotto.
I genitori devono iniziare a pulire il dentino da latte appena nato con una porzione di dentifricio al fluoro grande come un chicco di riso, utilizzando un dito con guanto o una garzina e sfregare tutte le superfici del dente.
Questo, secondo l’ADA, offrirebbe una buona protezione contro il rischio di carie senza gli effetti collaterali delle fluorosi che possono realizzarsi come effetto collaterale delle compressine di fluoro assunte per bocca.