In conclusione si può affermare, sulla base delle osservazioni condotte, che:
• In nessuna giunzione sono state registrate inclusioni o alterazioni di composizione chimica
significative
• La microstruttura appare più fine, in tutti i casi, nella zona di giunzione
• La zona di interfaccia si presenta con una lieve discontinuità nel caso dei campioni saldati
con un solo impulso (con o senza utilizzo di argon)
• I campioni saldati con due impulsi (con e senza l’utilizzo di argon) si presentano come
morfologicamente contigui e privi di discontinuità all’interfaccia
• La zona di interfaccia si presenta, però, come marcatamente diversa nel caso del campione
saldato con due impulsi senza utilizzo di argon, con evidenza di una fascia alterata, di circa
50 micron, che contorna tutta l’interfaccia. Tale campione presenta inoltre evidenza di
ossidazione esterna (colore blu)
• L’utilizzo del flusso di argon e di due impulsi risulta necessario per evitare l’insorgere di
ossidazione esterna e di una fascia alterata nella sezione interna nella zona di giunzione.
Tale campione presenta, in conclusione, una giunzione morfologicamente continua e priva
di alterazioni.
Il metodo della saldatura puntuale a resistenza, con flusso di atmosfera inerte, applicato all’uso
endorale, si propone quindi come un metodo efficace per ottenere una giunzione dalle
caratteristiche adatte allo scopo. Il flusso di argon permette di evitare l’ossidazione, senza indurre la
presenza di porosità da gas. Il carico applicato e la temperatura raggiunta (applicando un doppio
impulso elettrico) sono sufficienti per ottenere una giunzione perfettamente continua.