Per modulo elastico ( E ) si intende il rapporto tra l’intensità della forza rapportata all’area della sezione resistente (F/A) e la deformazione ( dl/Li) ) e l’intensità della forza (F).
Ogni materiale è caratterizzato da un (E) caratteristico e unico. Va precisato inoltre che in natura non esiste niente di indeformabile in senso assoluto.
Il modulo elastico si evince dalla Legge di Hooke “ Un corpo solido elastico sollecitato da una forza, subisce un allungamento o un accorciamento proporzionale alla intensità della forza stessa” ad esempio una sbarra di lunghezza ( LI ) e di sezione ( A ) sollecitata da una forza ( F) subisce un allungamento ( dl) dato dalla formula
Questa legge assume particolare importanza se si tiene conto del fatto che le forze intese come scarico vettoriale sui singoli denti possono assumere entità notevoli. Possono infatti raggiungere il valore di 20 MPa, equivalente a 200 Kg su cm quadrato.
Per fare un paragone si può dire che la tensione per carichi statici del cemento armato non supera mai il valore dei 110 Kg su cm quadrato, mentre la sollecitazione masticatoria è prevalentemente di natura dinamica. E’ chiaro che le notevoli forze in gioco agiscono con una azione determinante nel momento in cui intervengono sui vari sistemi che coesistono in una riabilitazione implantoprotesica.
Essi sono:
Ognuno possiede delle caratteristiche meccaniche( modulo elastico dei materiali e geometrie) proprie e differenti dagli altri due. Diventa quindi imperativo fare coesistere i tre sistemi senza danneggiare il più debole o meglio quello che può essere soggetto a trasformazioni in senso negativo e irreversibile.
Appare evidente che questo va individuato nel sistema osseo.