Terapia TENS a cosa serve
La terapia TENS utilizzata in campo odontoiatrico e gnatologico consiste nella stimolazione elettrica neurale trans-cutanea dell’apparato stomatognatico.
Questa stimolazione elettrica transcutanea favorisce il rilassamento delle tensioni muscolo-facciali e della nuca.
La TENS agisce sulle connessioni neuronali esistenti fra le articolazioni temporo-mandibolari e le altre componenti del sistema neuro-muscolare (denti, muscoli masticatori, lingua, vertebre del tratto cervicale della colonna vertebrale).
La terapia TENS viene utilizzata dallo specialista gnatologo per trattare i Disturbi Temporo Mandibolari (DTM).
L’uso della TENS in gnatologia
La TENS che utilizziamo per uso odontoiatrico e in gnatologia, nello specifico, lavora attraverso il circuito delle endorfine.
La TENS agisce indirettamente sulla fisiologia del muscolo e direttamente su un sistema molto profondo e altamente reattivo in condizioni normali di risposta allo stress ed al dolore.
In pochi millesimi di secondo, durante la TENS, sono liberate endorfine a livello ipotalamico e nelle aree centrali specifiche.
Le endorfine successivamente vengono veicolate attraverso il liquor, verso numerosi siti del cervello.
Alcune evidenze scientifiche suggeriscono che la TENS agisca a livello del nucleo periventricolare dell’ipotalamo.
Il circuito attivato andrebbe a stimolare i bersagli centrali, corteccia frontale e mediale, corteccia cingolata anteriore, nucleo accumbens, amigdala locus coeruleus.
La ULF-TENS agirebbe attraverso il circuito di bilanciamento dell’arousal potenziando l’inibizione attraverso il circuito endorfinico e riducendo l’attivazione indotta dallo stress del dolore.
L’azione di risposta periferica è varia, in quanto le vie di risposta sono dipendenti dai singoli individui con diverse combinazioni di effetti periferici.
Presso il Centro Chirurgico si segue una gnatologia definita Neuromiofasciale che utilizza la kinesiografia mandibolare e l’elettromiografia di superficie associate alla T.E.N.S.
Grazie a questa associazione le due indagini diagnostiche assumono anche valenza terapeutica.
In base al risultato che si ottiene dal sistema neuromuscolare specifico del paziente, la terapia vedrà il ricorso ad un dispositivo intraorale altrettanto specifico.